TEST PER MISURARE IL QUOZIENTE INTELLETTIVO.(Q.I)

Test per misurare il Quoziente Intellettivo  

Il primo ad aver individuato il modo di misurare l'intelligenza
è stato Alfred Binet 1904. Con Terman nel 1916 fu messo a punto il concetto di Q.I. E.M. (età mentale) X E.C. (età cronologica) x 100. Binet ebbe l'idea geniale di misurare l'intelligenza sulla scala del tempo, cioè prendendo come unità di misura l'età. Mise a punto delle prove come la comprensione del linguaggio, le conoscenze aritmetiche, la memoria etc. di crescente difficoltà. Questo procedimento gli permise di elaborare il concetto di età mentale, che definì come il livello di intelligenza raggiunto dai bambini normali ad una data età cronologica. 
Attualmente il Q.I. si calcola con il confronto delle prestazioni ottenute da un gruppo campione. 
WISC: la scala di intelligenza Wechsler per bambini tra i 5 e 15 anni, consiste di 12 subtest a difficoltà crescente, divisi in 2 scale: una scala verbale e una scala di performance questa ultima prevede un punteggio in funzione del tempo impiegato per risolvere le prove del subtest. In ciascuna delle 2 scale si ottiene un punteggio distinto che poi verrà sommato per ottenere il punteggio globale. La possibilità di avere una valutazione separata permette di individuare le eventuali difficoltà specifiche di ciascun bambino.   

IL TEST MOSAICO DI GILLE: Può essere somministrato a un intero gruppo di bambini. Consta di 62 prove, rappresentate sotto forma di disegni di facile comprensione raggruppati in 3 categorie: Conoscenza di nozioni elementari Abilità che richiedono osservazione Capacità di ragionamento logico Questo test, come la scala di WISC, consente di avere dei punteggi separati per ciascuno dei 3 tipi di competenza, permettendo di mettere in evidenza i diversi schemi di rendimento dei bambini.  

ATTENDIBILITÀ E VALIDITÀ DEI TEST  

ATTENDIBILITA': uno strumento è attendibile se ripetendo le misurazioni dà sempre gli stessi risultati. Per verificare ciò si può ricorrere alla separazione in due parti di uno stesso test e la somministrazioni delle 2 parti del test sarà alternata tra i soggetti.  

VALIDITÀ: provare che il test misura realmente ciò che dice di voler misurare. Un buon metodo per valutare la validità è confrontare i risultati del test con un test già accreditato, oppure comparare 2 gruppi distinti di persone già selezionate per capacità e verificare, somministrando ad es prove di intelligenza se le più capaci danno i migliori risultati, inoltre la validità è testimoniata dalla capacità predittiva. 
Centro di Psicologia infantile a Milano